“Sano è cambiare percorso. Sano è avere dei dubbi. Sano è sperimentare una forma diversa di sè. La pienezza è nella flessibilità, non nella rigida ostinazione. È la perdita della capacità di adattarsi a determinare molte sofferenze. Tutto cambia, si evolve. […] Fermati. Prendi consapevolezza dei tuoi automatismi. Rassicuranti, certo, ma limitanti. C’è tanta parte di te lì, nell’ombra. Accoglila, dalle voce, illuminala. Scopriti nuovo, diverso e lo stesso. Riprenditi la pienezza di quello che sei”.

Approccio

L’approccio olistico, orientato allo stile di vita, tiene in considerazione gli aspetti biologici, psicologici, relazionali e socio-culturali della vita dell’individuo, i suoi bisogni autentici e le mete a cui ambisce, tutto ciò considerando la specifica fase evolutiva in cui si trova (infanzia, adolescenza, giovane età adulta, maturità, anzianità).

 

Punto di forza dell’approccio è la collaborazione interdisciplinare con altri professionisti, tra cui: medici con varie specializzazioni, nutrizionisti, fisioterapisti, logopedisti e altre figure professionali operanti nel sociale e nei servizi sanitari.

Orientamento

La cornice teorica e metodologica di base è la Psicologia psicodinamica, in particolare la Psicologia Individuale Comparata di Alfred Adler: individuale perché da valore all’unicità di ciascun individuo concepito come unicum mente e corpo, comparata perché riconosce e valorizza le “forze” relazionali, sociali e culturali, che muovono e condizionano l’esistenza umana e lo sviluppo psicofisico lungo tutto l’arco della vita e ancor prima della nascita.

Il modello di riferimento è integrato con tecniche e metodi di altri orientamenti, quali: Cognitivo Comportamentale, Strategico, Gestaltico, Sensomotorio, Emdr.

 

Metodologia

“Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.” – Proverbio Orientale

Fondamentale è costruire le basi di una relazione caratterizzata da fiducia, sicurezza, ascolto empatico e assenza di giudizio, pilastri di ogni teoria di riferimento, metodo e tecnica. La metodologia trasversale è il coinvolgimento della persona come attrice attiva del percorso.

 

Diritto di chi decide di intraprendere un percorso è essere informati su: cosa, come, quanto, quando e perché dell’esperienza che si sta condividendo e di ciò che si fa insieme.

 

Percorso “tipo”

Generalmente il percorso inizia con un primo colloquio conoscitivo e informativo in presenza o online, orientato all’analisi della domanda, della motivazione alla richiesta e delle aspettative, nonché al fornire alla persona tutte le informazioni generali di cui necessita. Segue un colloquio di approfondimento della domanda e l’inizio della fase di raccolta dati e conoscenza (reciproca). In questa fase l’osservazione e l’esplorazione può essere integrata con

l’utilizzo di strumenti psicodiagnostici scelti ad hoc. Questa fase è propedeutica alla concettualizzazione del progetto terapeutico personalizzato e si conclude con il momento di restituzione, che generalmente consta di uno o due incontri, mirati alla condivisione di quanto emerso, in fase di conoscenza, in merito al funzionamento e allo stato di salute globale dell’individuo, e alla condivisione degli obiettivi a breve, medio e lungo termine

Dopo questa prima fase inizia un cammino “fianco a fianco”, in cui la/il terapeuta fa da guida, mettendo a disposizione dell’altro: sapere, saper essere, saper fare e saper sentire. Il “taglio” del percorso varia a seconda degli obiettivi previsti dal progetto terapeutico e concordati, può avvenire in presenza o online e può essere impostato come consulenza individuale o di coppia, Psicodiagnosi, sostegno psicologico, psicoterapia individuale o di coppia, riabilitazione psicosociale.

Tecniche e strumenti

“Conosci tutte le teorie. Domina tutte le tecniche. Tuttavia per toccare un’altra anima umana, devi semplicemente essere un’altra anima umana.”
(Carl Gustav Jung)

Le tecniche e gli strumenti di lavoro sono scelti ad hoc per il raggiungimento degli obiettivi specifici dei progetti personalizzati. Trasversalmente alle tecniche e agli strumenti specifici ciò che viene assicurato durante il colloquio è l’ascolto attivo e non giudicante.
In linea generale possono essere utilizzati: tecniche di rilassamento e respirazione consapevole, tecniche di consapevolezza corporea, tecniche strategiche di risoluzione di sintomi specifici come attacchi di panico o disturbi d’ansia, psicoeducazione, alfabetizzazione emotiva, validazione empatia, incoraggiamento all’insight, esercizi di “autoterapia” in continuità tra una seduta e l’altra, mindfullness, biotecnologie per il benessere, etc

Obiettivi generali

  • Informare sui temi della salute psicofisica

  • Migliorare lo stato di salute globale e lo stile di vita

  • Percepire maggior equilibrio tra corpo e mente

  • Favorire l’empowerment personale

  • Migliorare il benessere relazionale nei vari ambiti di vita

  • Risolvere e imparare a gestire eventuali sintomi

  • Migliorare l’autostima ed il senso di autoefficacia

  • Gestire in modo più efficace le difficoltà e i momenti critici

Psicologia è promozione del benessere e della salute, non solo cura della psicopatologia.